Ogni anno regaliamo fiori, cerchiamo un regalo adatto, prepariamo bigliettini pieni di cuoricini per festeggiare la nostra mamma, ma vi siete mai chiesti quando è nata questa tradizione? Ad introdurla in Italia, nel 1957, fu don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Successivamente la festa è entrata a far parte del nostro calendario (per vari anni l’8 maggio per poi passare alla seconda domenica di maggio). Questa festa ha origini molto lontane, infatti deriva dagli antichissimi riti pagani per festeggiare la rinascita della primavera ed il rifiorire della natura ed erano chiamati i giorni della “Grande Madre”, simbolo di fertilità. Nel Regno Unito la tradizione di festeggiare la mamma ha inizio nel XV quando all’inizio della Quaresima si festeggiava il Mothering Sunday, durante il quale i bambini che vivano lontano dalle loro famiglie potevano tornare a casa per l’occasione. All’epoca infatti, i bambini vivevano lontano dalle famiglie, costretti a lavorare per guadagnarsi da vivere o per imparare un mestiere.
In Francia invece, l’idea di festeggiare tutte le mamme è stata di Napoleone nel 1806, ma è solamente dal 1926 che è considerata festa nazionale. Negli Stati Uniti fu il presidente Wilson a ufficializzarla nel 1914, dopo che la pacifista americana, Ann Reeves Jarvis e sua figlia Anna, negli anni ‘60 e ‘70 dell’800 organizzarono diversi eventi e manifestazioni in favore delle madri.
I simboli di questa festa sono il colore rosso, i cuori e la rosa, fiore che rappresenta l’affetto e la riconoscenza dei figli.
